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Si chiudono con una festa allegra e colorata i primi vent’anni di Emergente, premio ideato da Witaly; per la precisione 20 anni per EmergenteChef, 15 di Emergente Pizza e 10 di Emergente Sala.

Competizioni importanti che mettono alla prova, attraverso selezioni da nord a sud, gli under 30 della ristorazione.

Da EmergenteChef sono passati decine e decine di professionisti, molti dei quali possono ora vantare stelle e ulteriori riconoscimenti; la stoffa del cuoco in molti casi si è espressa da subito, confermata nei successivi successi professionali.

EmergentePizza ha come focus principale non solo la capacità di ‘mestiere’ ma anche l’uso sapiente delle farine, l’abilità negli impasti e il misurarsi, come nel caso di questa finale, con ricette antispreco. A completamento delle prove ai pizzaioli è stato richiesto di cimentarsi nei fritti, solitamente piccole porzioni servite come prima portata.

Sono state due giornate intense, ho seguito in qualità di giurato EmergenteSala alternandomi con EmergentePizza. Ragazzi, giovani professionisti motivati certamente a vincere ma lo spirito e il clima che si percepiva in gara è stato di competizione alla pari, dove tutti hanno incontrato le medesime difficoltà, i piccoli intoppi, le stesse tensioni.

Sono molto affezionata a questo concorso e, senza nulla togliere alla costante crescita della compagine di Chef e di Pizzaioli, quello che vorrei veder esplodere è EmergenteSala. Le ragioni sono presto dette. La persona che ci accoglie quando decidiamo di visitare un locale è il biglietto da visita del ristorante, della trattoria, della pizzeria.  Non ha molta importanza il tipo di ristorazione che si offre ma è basilare l’atto del ricevere, l’attenzione e la cura del cliente; semplicemente il trasmettere il benvenuto,  in fondo anche il ristorante è una casa nuova dove ci rechiamo per stare bene. Inoltre, chi ci serve è il professionista deputato a trasferire il lavoro di chi sta in cucina, l’impegno del cuoco, la precisione e l’accuratezza delle scelte di materie prime, vini e portate del menu. Sì, anche se si tratta di una pizzeria: cambiano gli elementi, variano le atmosfere ma attenzione e premura non devono variare.

Tornando alla gara: candidati di sala in genere preparati ma con due punte di diamante: la vincitrice Elisa Agarinis – Agli Amici** – Godia, Friuli-Venezia Giulia e Francesco Mario Passaretti – Le Cattedrali* Luxury Relais– Asti, Piemonte. Veramente bravi, preparati e molto professionali.

Per la competizione tra i ragazzi di EmergentePizza dove era prevista anche la prova dei fritti, dove ci sono margini per migliorare le proposte. Il vincitore finale è Antonio Coppola – Fratelli Coppola Milano.

Tra gli chef la vittoria è andata a Matteo Faenza – Mogano – Formello, Lazio.

Interessanti e stimolanti gli interventi dei tanti professionisti intervenuti a scandire le diverse fasi della premiazione: curiosità, umiltà dell’apprendere, voglia di conoscere viaggiando, desiderio di crescere anche con fatica e quel pizzico di giusta sfrontatezza nel seguire il proprio istinto. Questi gli ‘ami’ lanciati a tutti i concorrenti e non solo.

Un applauso sincero e sentito a tutti i ragazzi dell’Istituto Olivetti di Monza, guidato con grande professionalità dalla professoressa Renata Cumino: bravi, sorridenti e professionali.

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