Il futuro della sala è già qui: i vincitori dell’edizione 2024 di EmergenteSala2024

Era la mia prima volta a EmergenteSala. Dopo aver partecipato a EmergenteChef e EmergentePizza, ho avuto la possibilità di vivere, grazie a Witaly Editore – vale a dire i formidabili Lorenza Vitali e Luigi Cremona, la finale della sfida in sala. Della Sala che ha ceduto il passo alla cucina, non importa se stellata e quanto oppure priva di astri cartacei, si è detto tanto, tantissimo. Vitali e Cremona hanno il merito di aver concepito e organizzato, anno dopo anno, una manifestazione che, prima ancora di essere tale, è vera prova per i protagonisti. Una macchina perfetta che non ha lasciato spazio nemmeno agli odierni temporali improvvisi. Nessuna spettacolarizzazione da programma tv ma per i concorrenti solo l’uso delle proprie risorse professionali in un contesto non consueto, che non è poca cosa. Emergente perché l’età limite è 30 anni, Sala perché ancora l’Italia soffre a causa di questa componente essenziale della ristorazione. Veniamo alla disfida: otto finalisti, quattro del nord e altrettanti del centro sud, una Cena di Gara al Derby Grill dell’Hotel de la Ville di Monza, dove ad ognuno dei contendenti è stato assegnato un tavolo per l’intero servizio. Al Teatrino della Villa Reale, splendido seppur non ancora completamente restaurato, la prova del giorno seguente: presentazione di sé e risposte veloci a secche domande. I Finalisti si sono qualificati nelle due Selezioni: la prima – il Nord – a novembre 2023 svoltasi al Merano WineFestival e la seconda – Centro-Sud – svoltasi a gennaio 2024 a Palazzo Valentini a Roma.

– Angela Magnolo del ristorante Bivium dell’Hotel Six Senses 5*L a Roma, Lazio.

– Carla Barone del ristorante Fattoria delle Torria Modica (Ragusa), Sicilia.

– Giorgio Manni del ristorante Pulejo* a Roma, Lazio.

– Italo Da Ponte del ristorante Origine a San Gemini, Umbria.

– Alessia Rivano del ristorante Hostaria Ducale a Genova.

– Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea* a Lomazzo, Lombardia.

– Andrea D’Alonzo del ristorante Il Fenicottero Rosa a Faenza, Emilia-Romagna.

– Gianluca Grossi del ristorante Glam** a Venezia, Veneto.

i vincitori Alessia e Alessandro

Gli invitati alla Cena e giurati della ‘prova orale’ sono stati scelti tra i professionisti del settore: giornalisti, sommelier, direttori di sala di altissimo livello e critici gastronomici, senza dimenticare i produttori partner, con domande tecniche sulla presentazione e l’approfondimento della conoscenza del prodotto, del servizio in genere e anche personali. Una platea, dunque, da far tremare i polsi. I ragazzi, bisogna riconoscerlo, sono stati tutti molto bravi; soprattutto per la voglia di mettersi in gioco anche con il giusto pizzico di vivace intraprendenza. Due i vincitori: Alessia Rivano del ristorante Hostaria Ducale di Genova e Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea di Lomazzo. Temperamenti diversissimi tra loro ma accomunati da una vittoria ex aequo non prevedibile. Puntuale, moderata, accogliente e con alle spalle anni di estero lei, sempre rivolta all’attento e gentile incontro con l’ospite; molto sicuro di sé, a tratti forse non troppo misurato lui, preparato, competente e molto centrato sul locale dove opera. Due modi di concepire il servizio in sala cui si aggiungono quelli degli altri sei concorrenti; chi l’ha declinato in un approccio più familiare, chi ha puntato più sulla simpatia e chi ancora è consapevole di avere ancora una lunghissima stata da percorrere ma è determinato a farlo.

Un aspetto che si è intuito da certe presentazioni ma che, a mio personale giudizio essendo l’Italia un paese a forte richiamo turistico non è stato messo troppo in rilievo, è la capacità di esprimersi correntemente in più lingue straniere. Il francese dei maîtres di sessant’anni fa forse non è più così utile seppur ancora basilare in alcune preparazioni di sala, tuttavia almeno due altre lingue oltre la propria sarebbero d’obbligo, senza se e senza ma. Aggiungo anche una ulteriore considerazione, suggerita da un’altra ‘giurata’ e subito da me condivisa: utile potrebbe essere un confronto tra giurati prima dell’espressione finale del voto, perché ognuno di essi fornisce una personale lettura dei ragazzi nella prova orale che potrebbe aprire ad altre sfumature. Chiudo sottolineando la piacevolezza di aver incontrato di persona visi conosciuti solo attraverso i social, ma sono state strette di mano che confermano le affinità. Alla prossima.

Qui di seguito trovate tutti i dettagli della manifestazione:

MAIN PARTNER: BrianzAcque.

PARTNER: AlfaCarni, Agraria del Garda, Agugiaro & Figna Molini, Ambrogio Sanelli, Avignonesi, , Castello Monte Vibiano, Cascina Gallina, Famiglia Cotarella, Forno Del Mastro, Filicori&Zecchini, Frantoio Sant’Agata D’Oneglia, La Fiorida, La Collina dei Ciliegi, Pedemontis, Tartuflanghe, The King Fish Company, Tenuta San Leonardo, Tenute Pagano, Villani Salumi.

EMERGENTESALA è l’unico evento realizzato in Italia focalizzato sull’accoglienza e servizio di Sala, il settore della ristorazione che forse sta più soffrendo per la scarsità di vocazione e poca qualità dell’offerta.

WITALY Editore di Lorenza Vitali e Luigi Cremona è proprietaria del brand EMERGENTE e realizza da tempo i contest EmergenteChef, EmergentePizza, EmergentePastry e più in generale da un ventennio mette in valore il mondo del lavoro dei giovani.

CONSORZIO VILLA REALE E PARCO DI MONZA: Costituito il 20 luglio 2009 per valorizzare il Complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza. Ha tra le sue finalità: garantire la conservazione, il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale ed ambientale della Villa Reale di Monza, del Parco Reale e relative pertinenze; concorrere allo sviluppo della ricerca scientifica e delle competenze imprenditoriali, universitarie, professionali e di comprovato valore tecnico scientifico; promuovere ed ospitare attività culturali in partenariato con enti pubblici e privati operanti in Italia e all’estero.

HOTEL DE LA VILLE: Gestito dalla famiglia Nardi dalla fine degli anni ’50 (4 generazioni di albergatori), l’Hotel de la Ville è l’albergo più esclusivo della Brianza, situato proprio di fronte alla Villa Reale di Monza e affiliato alla prestigiosa catena Small Luxury Hotels of the World. In un ambiente ricercato, fra arredi del ’700 e insolite collezioni d’antiquariato, Luigi, Tany e Francesco Nardi fanno dell’ospitalità una vera e propria forma d’arte: le 70 camere, suddivise tra l’edificio storico, la palazzina di fine Ottocento e la dépendance in stile Liberty, sono arredate con estrema raffinatezza e curate nei minimi dettagli. Da sempre considerato la “casa” dei piloti di Formula 1 durante il Gran Premio d’Italia, accoglie al suo interno il rinomato ristorante fine-dining Derby Grill, guidato dal talentuoso chef Fabio Silva.

www.hoteldelaville.comwww.derbygrill.it

A Monza la Finale di EmergenteSala 2024

Domenica 19 con la Cena di Gara presso l’Hotel de la Ville e Lunedì 20 Maggio all’interno della Villa Reale, le due giornate di prove che decreteranno il miglior giovane professionista di sala in Italia. EmergenteSala è l’unico evento realizzato in Italia focalizzato sull’accoglienza e servizio di Sala, il settore della ristorazione che forse sta più soffrendo per la scarsità e poca qualità dell’offerta. WITALY Editore di Lorenza Vitali e Luigi Cremona è proprietaria del brand EMERGENTE e realizza anche i contest EmergenteChef, EmergentePizza, EmergentePastry e più in generale da un ventennio mette in valore il mondo del lavoro dei giovani.

Dopo aver superato le selezioni di Nord e Centro Sud, arrivano in finale Alessia Rivano del ristorante Hosteria Ducale a Genova, Liguria – Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea* a Lomazzo, Lombardia – Andrea D’Alonzo del ristorante Il Fenicottero Rosa a Faenza, Emilia-Romagna –Gianluca Grossi del ristorante Glam** a Venezia, Veneto – Angela Magnolo del ristorante Bivium presso Hotel Six Senses 5*L a Roma, Lazio – Carla Barone del ristorante Fattoria delle Torri a Modica, Sicilia – Giorgio Manni del ristorante Pulejo* a Roma, Lazio e Italo Da Ponte del ristorante Origine a San Gemini, Umbria.

La sala purtroppo è sempre in rincorsa rispetto alla grande preponderanza della cucina, anche se un convivio può dirsi perfetto solamente quando le due componenti sono di pari livello. Spesso ricordiamo più volentieri un locale nel quale siamo stati accolti con professionalità e gentilezza, nonostante la cucina proposta non fosse straordinaria, rispetto ad una grande esperienza a tavola ma priva di cortesia, competenza e mestiere. Ben vengano quindi queste sfide che fanno crescere i futuri protagonisti di sala, indipendentemente dal risultato finale.

Focaccia di Recco: a fine maggio un weekend tra assaggi, sfide e laboratori per bambini.

Affaticati da Cresime, Matrimoni, Comunioni e cerimonie varie? Desiderosi di relax, buon cibo e clima finalmente dolce? Stringete i denti ancora per qualche giorno, Recco e la sua meravigliosa Focaccia organizzano sabato 25 e domenica 26 maggio la Festa della Focaccia di Recco. Un vera e propria festa durante la quale gli storici panificatori Moltedo e Tossini distribuiscono gratuitamente decine di migliaia di porzioni, nei vari punti della città. Sabato 25 ‘I Piccoli Focacciai’, un centinaio di alunni delle scuole elementari, prepareranno la loro prima focaccia col formaggio; del resto c’è chi riceve il battesimo del cavallo o del volo, qui si fa quello della focaccia. Domenica 26, invece, dalla mattina alle 10 fino alle 11,30 assaggi di focaccia con e senza cipolle mentre al pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 ci si potrà scatenare con gli assaggi della Focaccia di Recco col formaggio IGP. Sempre di domenica, per i più ardimentosi, sono previste due sfide: la prima, alle ore 12, consiste nel mangiare più rapidamente possibile 300gr di focaccia normale e focaccia con le cipolle.

La seconda, per i focaccia lovers livello Pro volutamente a coppie (da comporre liberamente), prevede il trangugiamento di una intera teglia di Focaccia di Recco col formaggio IGP dove, quando il primo della coppia non ce la fa più, cede la teglia al secondo. Le iscrizioni sono sempre centinaia ma vengono estratte solo 10 coppie, supportate da uno sfrenato tifo da stadio.

Per tutte le informazioni vi rimando al sito www.focacciadirecco.it

Cavatelli e pomodorini secchi

Fidatevi, i cavatelli sono facili da fare. Se li ho fatti io vi assicuro che può farli chiunque. Allora vediamo come e cosa serve. Gli ingredienti sono per due persone, una porzione di circa 50 grammi di pasta (sono stata abbondante nel sugo) per più persone è sufficiente moltiplicare. Ho usato solo la farina, volendo potete aggiungere una crema di asparagi, o rape rosse o curcuma. Se aggiungete una crema calcolate un po’ più di farina perché l’impasto non deve risultare morbido, ma lavorabile. Per il condimento ho semplicemente aperto il frigo e deciso cosa usare. Può essere un sugo di olive e acciughe, o con dei pomodorini saltati, quello che preferite o che avete in casa.

Cosa serve per i cavatelli: farina di semola di grano duro 100 gr, acqua 50 gr.

Cosa serve per il condimento: 10 pomodorini secchi sott’olio, mollica di pane casereccio, una fetta di capocollo (se vi piace), olio extravergine.

Come si fa: impastate la farina di semola con l’acqua fino ad ottenere un impasto non morbido ma lavorabile. Lasciatelo riposare per 15/20 minuti. Una volta finita la ‘pausa’ prelevate una piccola porzione e, facendola scorrere sul piano di lavoro (non infarinato) sotto le mani, formate un filoncino sottile e possibilmente di diametro costante. Tagliatelo a pezzetti di circa 1 cm. Con il tarocco (una spatola tagliapasta) premete sul pezzetto in senso diagonale in modo da ottenere un arricciatura. Non è complicato, più difficile a spiegarlo che a farlo. Continuate fino alla fine della pasta. Io li ho preparati alla sera e cucinati il giorno dopo ma li potete cuocere anche subito.

Mettete nel tritatutto i pomodorini con la mollica di pane, se leggermente secco è meglio, e il capocollo. Frullate e aggiungete olio.

Cuocete in abbondante acqua salata i vostri capolavori di cavatelli e, nel frattempo, in una padella fate scaldare il vostro condimento, aggiungendo olio se serve e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta per renderlo più cremoso. Regolate di aromi e sale come preferite. A cottura quasi ultimata scolate i vostri cavatelli (ho usato la schiumarola) e finite di cuocere. Sui tempi di cottura a non mi pronuncio perché preferisco la pasta al dente.

Non vi resta che servire, se vi va del pecorino e via a tavola.

Tremate, tremate…le Casalinghe son tornate

Quante volte, tutti, abbiamo pronunciato la fatidica frase ‘ci arriva anche la casalinga di Voghera’? Siate sinceri e ammettete di averlo detto almeno una volta nella vita. Le Casalinghe di Voghera son tornate davvero, sono diventate 2.0 (son certa che presto andranno oltre questa riduttiva numerazione) e sono ufficialmente rinate come Associazione il 23 ottobre 2023. Archiviati prontamente tutti gli stereotipi legati alla nomea ma mantenendone intelligentemente il nome, le casalinghe sono rinate: meno casalinghe e più donne professionalmente attive in tutti i campi, riunite e tesserate in questo bel gruppo che non trascura, anzi, il lato conviviale. L’obiettivo della Casalinga2.0 è quello di contribuire a far “brillare” la sua città. Come? Creando opportunità di aggregazione con proposte didattiche e culturali per trattenere e attirare in città ma anche per divulgare Voghera laddove la Casalinga sarà invitata o farà visita “brandizzando” locali, prodotti e servizi che la Casalinga frequenterà o utilizzerà. Un pensiero anche a futuri “gemellaggi” italiani ed esteri, magari proprio ripartendo dalle città gemelle di Voghera: tanti piccole iniziative che comunque permettono alla microeconomia di girare.  Gli aperitivi, ricorrenti e programmati nei locali della città di Voghera, sono il momento di aggregazione delle associate ma non solo; alla base c’è il desiderio di far conoscere la città, i suoi luoghi e le sue peculiarità, provocando un risveglio culturale, didattico e perché no anche enogastronomico. Non dimentichiamo che Voghera è 50 Sfumature di Pinot Noir, è patria del salame e soprattutto del Peperone che, non a caso, è appoggiato sui tavolini dell’aperitivo delle Casalinghe, come segno distintivo. Voghera è una città godibilissima, vale sicuramente la visita ma vale soprattutto l’aperitivo delle casalinghe 2.0, da non perdere la prossima data: giovedì 30 maggio dalle 18,30 presso il Bar Bandirola, di via Garibaldi, un piccolo tempio della musica: c’è un piano e sarà utilizzato da Natalya una Casalinga 2.0, pianista e insegnante di musica.

Lucilla Ortani, neo presidente, vi invita non solo ad incontrare le Associate per un aperitivo ma soprattutto ad essere partecipanti attivi e iscritti. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail a info@lacasalingadivoghera2punto0.it oppure si può passare in sede, presso il Coworking70 di via Emilia, 70, si compila la domanda di iscrizione che una volta avvallata da almeno tre associate diventa effettiva. La quota associativa è sempre di €. 25 annue, analoga a quella dell’Associazione storica che ha cessato di esistere.  Vi e ci aspettano.