Hotel Lac Salin a Livigno: la Stua da Legn per la proposta vegana e vegetariana

La reception

Il cammino imprenditoriale della famiglia Giacomelli, iniziato nel 1962 con il primo hotel – il Concordia, è un insieme di singole realtà il cui filo conduttore è equamente diviso tra il bello esteriore, quindi la moda con Lungolivigno Fashion, e il benessere interiore con l’attenzione all’ospite negli hotel del gruppo. Uno, in particolare: il Lac Salin Spa & Mountain Resort. Un po’ di storia: questa struttura viene acquisita dalla famiglia circa trenta anni fa, passa rapidamente di classificazione da tre a quattro stelle e nel 2020 è integralmente riprogettato seguendo un disegno ben preciso, quello del benessere, dell’equilibrio ambientale e del facilitare il rapporto tra ospite, natura, struttura e ristorazione. Prima di descrivervi le proposte culinarie, due parole sull’hotel e i suoi servizi: il personale che vi accoglie è sorridente e cordiale, Rebecca l’Hotel Manager è gentilissima, le camere sono accoglienti, i materiali utilizzati sono stati studiati con cura e l’equilibrio visivo e tattile che ne deriva è estremamente armonioso. La Spa, di 1200mq, oltre a tutto ciò che si può desiderare, ha una meravigliosa ‘farmacia delle erbe’ locali, dove Valentina, la Spa Manager, attinge di volta in volta per le preparazioni da utilizzare nei trattamenti, composte al momento e secondo le necessità dell’ospite.

L’idea di benessere non si arresta alla cura del corpo ma continua con la nuova proposta di uno dei ristoranti dell’hotel: il raccolto, e dedicato alla carta vegetariana e vegana, Stua da Legn. Lo dico da onnivora convinta, che ama tutti i tipi di carne e pesci possibili, senza tralasciare nemmeno i formaggi: mi è piaciuto molto. Comincio col dire che era la serata dell’inaugurazione, con una cena a quattro mani tra Andrea Fugnanesi, giovane cuoco non ancora trentenne che guida la ristorazione di Lac Salin, e Gianni Tarabini de La Preséf, bistellato assai conosciuto.

Andrea mi dicono sia vulcanico nelle sperimentazioni e nelle proposte e, partendo dalle erbe spontanee che colorano e profumano la piana di Livigno in questa stagione, ha costruito una serie di piatti che in parte riprendono quelli tipici del luogo e altri che ne ripercorrono solo alcuni aspetti. Nascono quindi gli Sciatt col fiore di trifoglio, quello rosa però, che addirittura abbiamo raccolto nei prati insieme alla Menia e all’Ersilia, le custodi dei segreti delle erbe e dei rimedi. Nasce il Borsat della Stua da Legn, non più di carne di pecora cotta insieme al suo grasso in una sacca di pelle dello stesso animale, ma rapa rossa abbracciata da erbe  e con un cuore tenero. Da non mancare: la lattuga alla brace con zucca e la proposta Origini e Ricordi, un omaggio alle origini campane del giovane chef, una pasta mista (mescafrancesca appunto) con crema di patate e bitto. Di Gianni Tarabini il mio preferito è stato il risotto con le castagne affumicate, magnifico.

Il mio suggerimento: tutti ci meritiamo un fine settimana qui, tra natura, spa e buona tavola ma, leggendo il bellissimo Leina da Saor, apprezzerete ancora di più ogni singolo minuto. Suggerimento numero due: la borsa che trovate in camera per la Spa è bella da portare ovunque. Chiedete tutto alla reception.

Livigno si propone non più come meta solo sportiva per l’inverno o l’estate, lontanissimi ormai i tempi in cui si veniva fin qui per i cosiddetti articoli extradoganali. La cittadina va sempre più offrendosi come località dove stare bene tutto l’anno, oltre l’accoglienza e la pratica sportiva (qui potete davvero fare di tutto dall’equitazione alla canoa, passando per il trekking, la bicicletta, il parapendio e lo yoga). Anche un pigro assoluto qui può trovare una attività che lo stuzzichi e lo inviti a muoversi, non fosse altro che per godersi due ore in SPA dopo la fatica.

Info: https://www.lungolivigno.com

Hotel: https://www.lacsalin.com/it

Livigno: https://www.livigno.eu

Il futuro della sala è già qui: i vincitori dell’edizione 2024 di EmergenteSala2024

Era la mia prima volta a EmergenteSala. Dopo aver partecipato a EmergenteChef e EmergentePizza, ho avuto la possibilità di vivere, grazie a Witaly Editore – vale a dire i formidabili Lorenza Vitali e Luigi Cremona, la finale della sfida in sala. Della Sala che ha ceduto il passo alla cucina, non importa se stellata e quanto oppure priva di astri cartacei, si è detto tanto, tantissimo. Vitali e Cremona hanno il merito di aver concepito e organizzato, anno dopo anno, una manifestazione che, prima ancora di essere tale, è vera prova per i protagonisti. Una macchina perfetta che non ha lasciato spazio nemmeno agli odierni temporali improvvisi. Nessuna spettacolarizzazione da programma tv ma per i concorrenti solo l’uso delle proprie risorse professionali in un contesto non consueto, che non è poca cosa. Emergente perché l’età limite è 30 anni, Sala perché ancora l’Italia soffre a causa di questa componente essenziale della ristorazione. Veniamo alla disfida: otto finalisti, quattro del nord e altrettanti del centro sud, una Cena di Gara al Derby Grill dell’Hotel de la Ville di Monza, dove ad ognuno dei contendenti è stato assegnato un tavolo per l’intero servizio. Al Teatrino della Villa Reale, splendido seppur non ancora completamente restaurato, la prova del giorno seguente: presentazione di sé e risposte veloci a secche domande. I Finalisti si sono qualificati nelle due Selezioni: la prima – il Nord – a novembre 2023 svoltasi al Merano WineFestival e la seconda – Centro-Sud – svoltasi a gennaio 2024 a Palazzo Valentini a Roma.

– Angela Magnolo del ristorante Bivium dell’Hotel Six Senses 5*L a Roma, Lazio.

– Carla Barone del ristorante Fattoria delle Torria Modica (Ragusa), Sicilia.

– Giorgio Manni del ristorante Pulejo* a Roma, Lazio.

– Italo Da Ponte del ristorante Origine a San Gemini, Umbria.

– Alessia Rivano del ristorante Hostaria Ducale a Genova.

– Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea* a Lomazzo, Lombardia.

– Andrea D’Alonzo del ristorante Il Fenicottero Rosa a Faenza, Emilia-Romagna.

– Gianluca Grossi del ristorante Glam** a Venezia, Veneto.

i vincitori Alessia e Alessandro

Gli invitati alla Cena e giurati della ‘prova orale’ sono stati scelti tra i professionisti del settore: giornalisti, sommelier, direttori di sala di altissimo livello e critici gastronomici, senza dimenticare i produttori partner, con domande tecniche sulla presentazione e l’approfondimento della conoscenza del prodotto, del servizio in genere e anche personali. Una platea, dunque, da far tremare i polsi. I ragazzi, bisogna riconoscerlo, sono stati tutti molto bravi; soprattutto per la voglia di mettersi in gioco anche con il giusto pizzico di vivace intraprendenza. Due i vincitori: Alessia Rivano del ristorante Hostaria Ducale di Genova e Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea di Lomazzo. Temperamenti diversissimi tra loro ma accomunati da una vittoria ex aequo non prevedibile. Puntuale, moderata, accogliente e con alle spalle anni di estero lei, sempre rivolta all’attento e gentile incontro con l’ospite; molto sicuro di sé, a tratti forse non troppo misurato lui, preparato, competente e molto centrato sul locale dove opera. Due modi di concepire il servizio in sala cui si aggiungono quelli degli altri sei concorrenti; chi l’ha declinato in un approccio più familiare, chi ha puntato più sulla simpatia e chi ancora è consapevole di avere ancora una lunghissima stata da percorrere ma è determinato a farlo.

Un aspetto che si è intuito da certe presentazioni ma che, a mio personale giudizio essendo l’Italia un paese a forte richiamo turistico non è stato messo troppo in rilievo, è la capacità di esprimersi correntemente in più lingue straniere. Il francese dei maîtres di sessant’anni fa forse non è più così utile seppur ancora basilare in alcune preparazioni di sala, tuttavia almeno due altre lingue oltre la propria sarebbero d’obbligo, senza se e senza ma. Aggiungo anche una ulteriore considerazione, suggerita da un’altra ‘giurata’ e subito da me condivisa: utile potrebbe essere un confronto tra giurati prima dell’espressione finale del voto, perché ognuno di essi fornisce una personale lettura dei ragazzi nella prova orale che potrebbe aprire ad altre sfumature. Chiudo sottolineando la piacevolezza di aver incontrato di persona visi conosciuti solo attraverso i social, ma sono state strette di mano che confermano le affinità. Alla prossima.

Qui di seguito trovate tutti i dettagli della manifestazione:

MAIN PARTNER: BrianzAcque.

PARTNER: AlfaCarni, Agraria del Garda, Agugiaro & Figna Molini, Ambrogio Sanelli, Avignonesi, , Castello Monte Vibiano, Cascina Gallina, Famiglia Cotarella, Forno Del Mastro, Filicori&Zecchini, Frantoio Sant’Agata D’Oneglia, La Fiorida, La Collina dei Ciliegi, Pedemontis, Tartuflanghe, The King Fish Company, Tenuta San Leonardo, Tenute Pagano, Villani Salumi.

EMERGENTESALA è l’unico evento realizzato in Italia focalizzato sull’accoglienza e servizio di Sala, il settore della ristorazione che forse sta più soffrendo per la scarsità di vocazione e poca qualità dell’offerta.

WITALY Editore di Lorenza Vitali e Luigi Cremona è proprietaria del brand EMERGENTE e realizza da tempo i contest EmergenteChef, EmergentePizza, EmergentePastry e più in generale da un ventennio mette in valore il mondo del lavoro dei giovani.

CONSORZIO VILLA REALE E PARCO DI MONZA: Costituito il 20 luglio 2009 per valorizzare il Complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza. Ha tra le sue finalità: garantire la conservazione, il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale ed ambientale della Villa Reale di Monza, del Parco Reale e relative pertinenze; concorrere allo sviluppo della ricerca scientifica e delle competenze imprenditoriali, universitarie, professionali e di comprovato valore tecnico scientifico; promuovere ed ospitare attività culturali in partenariato con enti pubblici e privati operanti in Italia e all’estero.

HOTEL DE LA VILLE: Gestito dalla famiglia Nardi dalla fine degli anni ’50 (4 generazioni di albergatori), l’Hotel de la Ville è l’albergo più esclusivo della Brianza, situato proprio di fronte alla Villa Reale di Monza e affiliato alla prestigiosa catena Small Luxury Hotels of the World. In un ambiente ricercato, fra arredi del ’700 e insolite collezioni d’antiquariato, Luigi, Tany e Francesco Nardi fanno dell’ospitalità una vera e propria forma d’arte: le 70 camere, suddivise tra l’edificio storico, la palazzina di fine Ottocento e la dépendance in stile Liberty, sono arredate con estrema raffinatezza e curate nei minimi dettagli. Da sempre considerato la “casa” dei piloti di Formula 1 durante il Gran Premio d’Italia, accoglie al suo interno il rinomato ristorante fine-dining Derby Grill, guidato dal talentuoso chef Fabio Silva.

www.hoteldelaville.comwww.derbygrill.it

A Monza la Finale di EmergenteSala 2024

Domenica 19 con la Cena di Gara presso l’Hotel de la Ville e Lunedì 20 Maggio all’interno della Villa Reale, le due giornate di prove che decreteranno il miglior giovane professionista di sala in Italia. EmergenteSala è l’unico evento realizzato in Italia focalizzato sull’accoglienza e servizio di Sala, il settore della ristorazione che forse sta più soffrendo per la scarsità e poca qualità dell’offerta. WITALY Editore di Lorenza Vitali e Luigi Cremona è proprietaria del brand EMERGENTE e realizza anche i contest EmergenteChef, EmergentePizza, EmergentePastry e più in generale da un ventennio mette in valore il mondo del lavoro dei giovani.

Dopo aver superato le selezioni di Nord e Centro Sud, arrivano in finale Alessia Rivano del ristorante Hosteria Ducale a Genova, Liguria – Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea* a Lomazzo, Lombardia – Andrea D’Alonzo del ristorante Il Fenicottero Rosa a Faenza, Emilia-Romagna –Gianluca Grossi del ristorante Glam** a Venezia, Veneto – Angela Magnolo del ristorante Bivium presso Hotel Six Senses 5*L a Roma, Lazio – Carla Barone del ristorante Fattoria delle Torri a Modica, Sicilia – Giorgio Manni del ristorante Pulejo* a Roma, Lazio e Italo Da Ponte del ristorante Origine a San Gemini, Umbria.

La sala purtroppo è sempre in rincorsa rispetto alla grande preponderanza della cucina, anche se un convivio può dirsi perfetto solamente quando le due componenti sono di pari livello. Spesso ricordiamo più volentieri un locale nel quale siamo stati accolti con professionalità e gentilezza, nonostante la cucina proposta non fosse straordinaria, rispetto ad una grande esperienza a tavola ma priva di cortesia, competenza e mestiere. Ben vengano quindi queste sfide che fanno crescere i futuri protagonisti di sala, indipendentemente dal risultato finale.

Focaccia di Recco: a fine maggio un weekend tra assaggi, sfide e laboratori per bambini.

Affaticati da Cresime, Matrimoni, Comunioni e cerimonie varie? Desiderosi di relax, buon cibo e clima finalmente dolce? Stringete i denti ancora per qualche giorno, Recco e la sua meravigliosa Focaccia organizzano sabato 25 e domenica 26 maggio la Festa della Focaccia di Recco. Un vera e propria festa durante la quale gli storici panificatori Moltedo e Tossini distribuiscono gratuitamente decine di migliaia di porzioni, nei vari punti della città. Sabato 25 ‘I Piccoli Focacciai’, un centinaio di alunni delle scuole elementari, prepareranno la loro prima focaccia col formaggio; del resto c’è chi riceve il battesimo del cavallo o del volo, qui si fa quello della focaccia. Domenica 26, invece, dalla mattina alle 10 fino alle 11,30 assaggi di focaccia con e senza cipolle mentre al pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 ci si potrà scatenare con gli assaggi della Focaccia di Recco col formaggio IGP. Sempre di domenica, per i più ardimentosi, sono previste due sfide: la prima, alle ore 12, consiste nel mangiare più rapidamente possibile 300gr di focaccia normale e focaccia con le cipolle.

La seconda, per i focaccia lovers livello Pro volutamente a coppie (da comporre liberamente), prevede il trangugiamento di una intera teglia di Focaccia di Recco col formaggio IGP dove, quando il primo della coppia non ce la fa più, cede la teglia al secondo. Le iscrizioni sono sempre centinaia ma vengono estratte solo 10 coppie, supportate da uno sfrenato tifo da stadio.

Per tutte le informazioni vi rimando al sito www.focacciadirecco.it

Tremate, tremate…le Casalinghe son tornate

Quante volte, tutti, abbiamo pronunciato la fatidica frase ‘ci arriva anche la casalinga di Voghera’? Siate sinceri e ammettete di averlo detto almeno una volta nella vita. Le Casalinghe di Voghera son tornate davvero, sono diventate 2.0 (son certa che presto andranno oltre questa riduttiva numerazione) e sono ufficialmente rinate come Associazione il 23 ottobre 2023. Archiviati prontamente tutti gli stereotipi legati alla nomea ma mantenendone intelligentemente il nome, le casalinghe sono rinate: meno casalinghe e più donne professionalmente attive in tutti i campi, riunite e tesserate in questo bel gruppo che non trascura, anzi, il lato conviviale. L’obiettivo della Casalinga2.0 è quello di contribuire a far “brillare” la sua città. Come? Creando opportunità di aggregazione con proposte didattiche e culturali per trattenere e attirare in città ma anche per divulgare Voghera laddove la Casalinga sarà invitata o farà visita “brandizzando” locali, prodotti e servizi che la Casalinga frequenterà o utilizzerà. Un pensiero anche a futuri “gemellaggi” italiani ed esteri, magari proprio ripartendo dalle città gemelle di Voghera: tanti piccole iniziative che comunque permettono alla microeconomia di girare.  Gli aperitivi, ricorrenti e programmati nei locali della città di Voghera, sono il momento di aggregazione delle associate ma non solo; alla base c’è il desiderio di far conoscere la città, i suoi luoghi e le sue peculiarità, provocando un risveglio culturale, didattico e perché no anche enogastronomico. Non dimentichiamo che Voghera è 50 Sfumature di Pinot Noir, è patria del salame e soprattutto del Peperone che, non a caso, è appoggiato sui tavolini dell’aperitivo delle Casalinghe, come segno distintivo. Voghera è una città godibilissima, vale sicuramente la visita ma vale soprattutto l’aperitivo delle casalinghe 2.0, da non perdere la prossima data: giovedì 30 maggio dalle 18,30 presso il Bar Bandirola, di via Garibaldi, un piccolo tempio della musica: c’è un piano e sarà utilizzato da Natalya una Casalinga 2.0, pianista e insegnante di musica.

Lucilla Ortani, neo presidente, vi invita non solo ad incontrare le Associate per un aperitivo ma soprattutto ad essere partecipanti attivi e iscritti. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail a info@lacasalingadivoghera2punto0.it oppure si può passare in sede, presso il Coworking70 di via Emilia, 70, si compila la domanda di iscrizione che una volta avvallata da almeno tre associate diventa effettiva. La quota associativa è sempre di €. 25 annue, analoga a quella dell’Associazione storica che ha cessato di esistere.  Vi e ci aspettano.

Guida Touring Alberghi e Ristorati d’Italia 2024

Sono passati decenni ma in quanti ci ricordiamo le Guide Rosse Touring? Fin dalla iniziale ideazione questa opera, seppur divisa inizialmente per gruppi di regioni, ha accompagnato i viaggiatori nella scoperta del nostro paese, risposta tutta italiana alle pubblicazioni straniere. Sono passati decenni, le guide di ogni tipo – dalla ristorazione al viaggio a costi contenuti – si sono moltiplicate frammentandosi in settori ed interessi ben definiti. La Guida Touring ha sempre mantenuto fede alla sua principale peculiarità: parlare dei nostri territori, di cosa vedere e gustare: dai luoghi, alle strutture, alla ristorazione. Di ristoranti e di cuochi stellati sono tante le pubblicazioni che ne parlano; questa, da più di trenta edizioni, racconta di posti dove stare bene, della accoglienza, dei prodotti e della loro trasformazione in una sosta di gusto. Gli itinerari presentati in questa edizione sono 58 lungo i quali si trovano suggerimenti di botteghe enogastronomiche, pizzerie, ristoranti, cantine, enoteche, caseifici, forni, pasticcerie ed aziende agricole. Trovano posto anche i paesi segnalati con Bandiera Arancione così come le tante strutture selezionate nelle piccole eccellenze dell’entroterra, certificati dal Touring Club Italiano.

Gli instancabili curatori, Teresa e Luigi Cremona, hanno posto una attenzione particolare verso i giovani, attraverso il premio Top di Domani: quattro i giovanissimi cuochi che si sono distinti per talento, curiosità, spiccata personalità e sensibilità nell’esercitare la propria professione. Guido Paternollo executive chef del Pellico 3 presso il Park Hyatt di Milano, Irina Stratan sous chef de La Paterna a Giavera del Montello, Giulio Gigli chef e fondatore di UNE a Foligno, Dario Pandolfo che di Cala di Luna a Cefalù: quattro ispirazioni di cucina diverse ma tutte molto interessaouringnti.

Ultimo dettaglio, nella guida è presente anche una sezione Electric friendly per che si muove in elettrico. La guida ha 800 pagine e un costo di € 22,00.

Grignolino: il nobile ribelle – Grazzano Badoglio 15/17 marzo

Promossa dall’Associazione Italiana Sommelier (AIS) Piemonte, in sinergia con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, il Consorzio Colline del Monferrato Casalese, l’Associazione Produttori di Grignolino d’Asti Doc e Piemonte Doc Grignolino, e l’Associazione Monferace questa manifestazione offre un’esperienza immersiva nel mondo del Grignolino raccontandone le numerose sfaccettature, i territori e le tecniche di vinificazione e maturazione che lo caratterizzano. Quella del 2024 è senza dubbio un’edizione che si farà ricordare per il grande risalto dato ai giovani produttori del territorio, proprio in virtù del carattere innovativo e orientato al futuro che anima e muove tutte le realtà che si fanno ambasciatrici di questo vitigno indomito. A riprova di ciò, nella masterclass di venerdì 15 marzo che si terrà alle ore 15 presso la sala superiore del ristorante il Bagatto di Grazzano Badoglio, sono state coinvolte soprattutto aziende di giovani produttori che negli ultimi anni si hanno avuto per un forte impegno in termini di innovazione e ammodernamento, sia in vigneto che in cantina. Domenica 17, durante l’aperitivo in musica “Note Ribelli” animato dal gruppo Jazz Refound, in degustazione anche i vini delle Sbarbatelle, movimento al femminile che riunisce giovani produttrici italiane under 35, accomunate dalla passione e dalla volontà di esaltare la diversità di ogni regione nel pensare e produrre vino. In linea con le novità di quest’anno,  anche un particolare banco d’assaggio, che sarà presente solo sabato e domenica dalle 12.00 alle 14.30 come temporary desk, dal tema “Il Grignolino nel tempo”. Si tratta di un vero e proprio viaggio nel passato, dedicato ad alcune annate storiche che 30 aziende produttrici presenteranno per comprendere le potenzialità e il carattere evolutivo del vitigno.

Se, dopo aver appagato il palato con masterclass e degustazioni, avete voglia di conoscere il territorio, il Monferrato offre infinite possibilità di visita tra borghi e castelli:  il Castello Alfieri, Rocca Grimalda, la città di Acqui Terme, il Castello di Gabiano con il suo labirinto, Casale Monferrato sono solo alcune delle possibili mete comode da raggiungere per immergersi nei vigneti e nella storia. 

A questo link trovate tutte le informazioni sulla manifestazione

EVOE’ FESTIVAL dell’Arte Gastronomica e dei Prodotti di Eccellenza: a Recco la seconda edizione

Il meteo è favorevole, le giornate saranno sicuramente miti, perché non approfittare per conoscere e gustare prodotti superlativi? La manifestazione si svolge a Recco, in Piazza Nicolosio, da sabato 16 a domenica 17 marzo. Numerosi gli appuntamenti, gli assaggi e gli show cooking in diretta dal palco allestito di fronte al palazzo comunale. Non mancherà la Focaccia di Recco IGP che, nel dubbio, da sola vale il viaggio.  Questi i produttori coinvolta in questa seconda edizione, cui si aggiungono anche prodotti IGP e DOP: Cascina Fornacia azienda agricola di Pastorino Antonella Sciroppo di rose, conserve di rose – Zafferano dei Giovi di Riccardo Risso – Zafferano e prodotti derivati: caramelle e biscotti – Azienda agricola Vincavacca Formaggi di latte Cabannina – Barbieri Sergio di Barbieri Piero & C. Nocciole Misto Chiavari crema spalmabile e pasticceria secca – I Tesori Di Levante di Mattia Tullio  Antichi ortaggi – Gli orti di Cortino Antichi ortaggi – Genta Emanuele Antichi ortaggi – Azienda Agrituristica Zafferano di Rosso di Daniel Fida Curry /Tesoro liquore allo zafferano – Azienda Agricola Dolce Fiorita di Altemani Simone Formaggi di latte Cabannina.

Un piccolo mercato straordinario di prodotti DOP e IGP e certificati, vere eccellenze gastronomiche riunite a Recco per questo speciale evento:

Azienda Agricola Bricco della Croce di Cessole (AT)  Roccaverano DOP – Salumificio Grossetti  I Salumi DOP Piacentini – Corte dell’Oca e Salumeria Nicolino  Salame d’Oca IGP  Mortara – Azienda Agricola Botto  Ricaldone (AL) Brachetto d’Acqui DOCG – Cantina La Torre  Castel Rocchero (AT) Brachetto d’Acqui DOCG – Cantina MURAGNI  Rossese di Dolceacqua DOC  Dolceacqua (Imperia) – Calcagno Società Agricola  Basilico Genovese DOP e pesto genovese Celle Ligure (SV) – Azienda agricola Il BEY – Vini della Riviera di Ponente  (Imperia) – Frantoio Oleario F.lli Badaracco  Olio extra vergine Recco (GE)

Questo il programma: Dalle ore 15,00 COOKING SHOW degli CHEF GENOVESI

Ristoratori che esibendosi dal vivo svelano i segreti delle loro professioni in un affascinante viaggio nel mondo della cucina regionale. 

Sabato 16 marzo ore 15/18,00

1.     Murena Suite di Genova – chef Cristiano Murena 

2.     Boccondivino di Chiavari  – chef Israel Feller con la sous chef Giulia Basso 

3.     Manuelina di Recco – chef Giulia Sicano e Francesco Giurato

4.     Zupp di Genova –chef Paolino Paolo Ferralasco

5.     Da Ö Vittorio di Recco – chef Federico Bisso

6.     Presidente Regionale Federazione Italiana cuochi – Chef Alessandro Dentone 

7.     Trattoria Erbe di Genova – chef Umberto Squarzati

Domenica 17 marzo ore 15 /18,00

1.     Bruxaboschi di San Desiderio (Genova) – chef Matteo Losio

2.     Trattoria Il Genovese di Genova) chef Roberto Panizza

3.     Trattoria dell’Acciughetta di Genova ) – chef Simone Vesuviano e Matteo Rebora

4.     Insolita Zuppa ristorantino di S. Margherita Ligure (Ge) – chef Margherita Olivieri 

5.     Le Cicale di Genova – chef Matteo Costa 

6.     Trattoria La Cambusa di Santa Margherita Ligure (Ge) – chef Luciano De Angelis 

7.     Ristorante AC Hotel di Genova – chef Daniel Nevoso

8.     Super Show Cooking di EVOÈ:  Il “Fuori CAMPIONATO”, di pesto al mortaio …

Esibizione semi-seria di pesto al mortaio dei cuochi di EVOÈ Festival. Competenza e preparazione si mescoleranno alla follia gastronomica di un goliardico gruppo di cuochi colleghi ed amici. Al termine succederà qualcosa, ma per saperlo bisogna esserci.

Chiusura delle due giornate con la preparazione della Focaccia di Recco col formaggio IGP e degustazione con le attività consorziate: Fabrizio Passano del Ristorante Alfredo, Alberto Olivari per il ristorante Angelo, Marco Mura per il ristorante Da Lino, Federico Bisso per Da ö Vittorio, Massimo De Ferrari e Nico Quartulli per il Ponte – Francesco Giurato per Manuelina, Lorenzo Moltedo per il Panificio Moltedo G.B, Stefano e Mauro Conti per il Panificio Moltedo 1874, Agostino, Massimo e Luigi Revello per la Focacceria Revello di Camogli.

Per tutte le altre informazioni: https://www.focacciadirecco.it

Generazioni gastronomiche, il tema della 26° edizione di Ristorexpo, a Erba dal 10 al 13 marzo.

La gastronomia, intesa come scienza che mette in relazione cibo e cultura, é una disciplina complessa e in continua evoluzione. Da questa prima riflessione nasce la necessità di comprendere come, all’interno di uno stesso periodo storico, persone di diverse generazioni si rapportino al mondo della cucina e alle sue liturgie. L’appartenenza ad una specifica fascia di età ė significativa come l’appartenenza a diverse generazioni? E ancora; è corretto attribuire caratteristiche specifiche alle differenti generazioni senza correre il rischio di cadere in facili cliché? Possiamo parlare di enogastronomia analogica e di enogastronomia digitale? Boomer, Generazione X, Generazione Z e Millennials saranno i protagonisti del dibattito di Ristorexpo 2024, per scoprire quali sono le differenze e se esiste un filo conduttore che ha caratterizzato l’enogastronomia dal dopoguerra ad oggi.

Come ogni anno sempre nutritissimo il programma: appuntamenti con gli chef, dibattiti, approfondimenti e contest per gli studenti delle scuole professionali e alberghiere, il focus sulla pizza e gli importanti interventi di giornalisti, presentazioni di libri e lectio magistralis. Non manca proprio nulla per fare di questa nuova edizione un successo di pubblico, di appassionati e per le oltre 200 aziende che saranno presenti nei padiglioni della fiera a Erba.

Tutte le informazioni qui: www.ristorexpo.com

OOF, Olio Officina Festival: la 13° edizione

Con un programma come sempre fittissimo torna, quest’anno alla Fabbrica del Vapore, l’importante appuntamento interamente dedicato all’Olio. Da giovedì 29 febbraio a sabato 2 marzo conferenze, workshop e laboratori per bambini trasporteranno il pubblico in una totale immersione negli infiniti mondi dell’olio e dei condimenti.

Il tema di quest’anno – Olio musicale – è quanto mai attuale”, spiega Luigi Caricato, ideatore e direttore del festival . “Anche perché, come tutti gli organismi viventi, anche le piante hanno una propria sensibilità ed emettono suoni, che ora, proprio in ragione di una specifica tecnologia, è possibile ascoltare. Si potrà cogliere la plateale differenza tra una pianta sana di olivo ed una afflitta dal batterio Xylella fastidiosa”.Le melodie scaturite dagli alberi sono rese possibili attraverso l’applicazione di alcuni elettrodi sulle foglie e sui rami della pianta. Tramite un algoritmo viene convertita l’impedenza elettrica in note musicali. L’olivo diventa così il compositore che genera le note musicali, lo smartphone l’esecutore che trasmette le note generate dall’olivo, e l’essere umano assume il ruolo di direttore d’orchestra. Importante, per la realizzazione di queste esecuzioni musicali, l’apporto di Alberto Fachechi in collaborazione con la musicista Angela Trane.  In occasione del festival si potranno ascoltare delle esecuzioni in presa diretta su piante d’olivo con tecnologia Plants Play. Non mancheranno banchi di assaggio, performance artistiche e musicali, relazioni e tavoli tematici. Benvenuti i bambini, futuri palati esperti, con momenti a loro dedicati, come l’assaggio dell’olio e del pane di venerdì 1 marzo. Grazie alle numerose masterclass, a saggi guidati e percorsi gustativi tra oli italiani e abbinamenti con i cibi, la manifestazione si conferma ricca di spunti per una istantanea dello stato dell’arte dell’olio italiano.

Queste le informazioni per saperne di più:

Olio Officina Festival 2024 in breve

Quando: da giovedì 29 febbraio a sabato 2 marzo 2024

Dove: Fabbrica del Vapore, Spazio Ex Cisterne, Via Procaccini 4, Milano.

Come: Ingresso libero fino a esaurimento posti

Info e prenotazioni degustazioni e masterclasswww.olioofficina.it  e https://www.olioofficina.it/olio-officina-festival/13a-edizione/workshop

Hashtag: #olioofficinafestival #oof #oliomusicale

UFFICIO STAMPA Chiara Fossati 3477362313 chiarafoxa@gmail.com | Maly Foschi 3284556445. maly.foschi@gmail.com