Emergente Pastry: designati gli otto finalisti

Si diceva dei giovani in cucina, del futuro della pasticceria, delle tendenze dessert a tavola, dei fine pasto ma non solo. Ieri, dopo una giornata – quasi una maratona – e dopo ben 66 assaggi sono stai decretati i quattro vincitori delle selezioni nord di Emergente Pastry. Tutti ragazzi al di sotto dei 30 anni, in gara anche due giovanissime che non arrivano ai 22 anni. La squadra degli undici selezionati, di cui quattro ragazze, ospitata nelle cucine di In-Presa a Carate Brianza, ha fatto fronte ad imprevisti, spazi non abituali, attrezzature e tensioni condivise con uno spirito invidiabile. Tutti i ragazzi, va detto, lavorano già all’interno di ristoranti o alberghi di altissimo livello e, nonostante la giovane età, non si sono fatti intimidire troppo dalla giuria.

Ad ognuno spettavano ben sei preparazioni: due finger dolci, due salati, un dolce da forno e un dolce al piatto, farina Agugiaro & Figna Molini,  panna  Frascheri, caffè Club Kavè e germogli edibili di Koppert Kress gli ingredienti d’obbligo. Impossibile descrivervi ogni singola preparazione; ciò che emerge è l’attenzione ai prodotti di stagione come agrumi e tanta zucca, unitamente ai dolci di tradizione locale cui ciascuno dei concorrenti ha fatto riferimento. Questi i selezionati per la finale, cui si aggiungeranno i già prescelti del centro sud, che si terrà nel febbraio 2025 a Milano, con le loro preparazioni:

– Greta Campione – Villa Naj* di Stradella, Lombardia con il dessert al forno “Cioccolato e agrumi” e quello al piatto “Gianduia, Frutti Rossi e Pinot nero”.

– Alessandro Franchi – Hotel Splendide Royal***** di Lugano, Svizzera con il dessert al forno “L’agrume in frolla” e quello al piatto “Sottobosco” mousse al cioccolato fondente, frolla, crumble al cioccolato e sale, gelato al cardamomo e gelatina al lampone.

– Sophie Varotto – Le Cattedrali Luxury Relais *****L di Asti, Piemonte con il dessert al forno “Torta Bicerin” e quello al piatto “ZZZ” zenzero, zafferano e zabaione.

– Raffael Werner – Lamplstube Gourmet all’interno dell’Hotel Lamm**** di Castelrotto, Trentino Alto-Adige con il dessert al forno “Torta Linzer” e quello al piatto “Valrhona cuvèe, more, grano saraceno”.

Una menzione particolare va ai ragazzi di In-Presa: precisi, veloci, puntuali, educati, sempre gentili e sorridenti. Un piacere vederli all’opera, soprattutto considerando che spesso questi giovani arrivano da situazioni difficili, complicate, quasi al limite e sicuramente poco incoraggianti. Qui di seguito trovate una breve descrizione di cosa è In-Presa a Carate Brianza:

In-Presa è un’opera educativa di ispirazione cattolica che si occupa di formazione professionaleaiuto allo studio e accompagnamento al lavoro e si rivolge a ragazzi in situazione di dispersione scolastica e a rischio di disagio sociale: ragazzi fragili e vulnerabili spesso già segnati da tante esperienze di sconfitta. La proposta didattico-educativa di In-Presa intende offrire ai giovani, attraverso il lavoro e lo studio, la strada per scoprire che la vita ha un senso e che la realtà è una possibilità positiva, affinchè possano affrontare con coraggio e certezza la vita. Questa introduzione alla realtà si realizza dentro un legame affettivo, educativo e formativo che i ragazzi instaurano con le figure adulte di riferimento, siano essi insegnanti, educatori, imprenditori e professionisti (veri e propri maestri per i ragazzi) o volontari.

Ultima considerazione, personale: la pasticceria è donna, per creatività e precisione. In finale saranno quattro contro quattro: una gara tra stili ed approcci diversi, sarà interessante quale tocco sarà il preferito.

La galleria delle foto la trovate in Instagram @ospitiatavola

Emergente Pastry, selezione finale nord

I finalisti centro sud sono già stati selezionati; mercoledì 23 ottobre tocca ai ragazzi del nord che si confronteranno per aggiudicarsi la partecipazione alla finale. I concorrenti, come d’abitudine, sono tutti giovani professionisti under 30 che dovranno realizzare i loro elaborati di pasticceria di fronte ad una giuria di noti Maestri pasticceri e giornalisti di settore. I primi quattro saranno ammessi alla Finale con i vincitori della Selezione Centrosud. Ogni concorrente dovrà preparare due elaborati, uno di pasticceria moderna al piatto e uno che preveda anche la cottura al forno, e dei fingers (dolce e salato). Per alcune di queste preparazioni i concorrenti avranno l’obbligo di utilizzare alcuni ingredienti forniti dagli sponsor dell’evento. La giuria terrà conto non solo della qualità tecnica e del gusto dei vari elaborati, ma porrà attenzione anche al comportamento professionale del candidato, di come si presenta ed illustra i propri dessert alla giuria, senza trascurare i dettami della sostenibilità nella loro realizzazione. Questi i ragazzi, tutti sotto i 30 anni, in gara:

– Federica Bagnarelli – Hotel Concordia – Livigno, Lombardia

– Sebastiano Catalano Puma – Portrait 10_11 – Milano, Lombardia

– Greta Campione – Villa Naj – Stradella, Lombardia

– Salvatore Condello – Borgia – Milano, Lombardia

– Federica Corvasce – Piano35* – Torino, Piemonte

– Alessandro Franchi – Hotel Splendide Royal – Lugano, Svizzera

– Alessio Novati – Park Hyatt Milano – Milano, Lombardia

– Mario Pedicini – Forestis – Bressanone, Trentino Alto-Adige

– Giulio Pini – Bianca Relais – Oggiono, Lombardia

– Raffael Werner – Lamplstube Gourmet – Castelrotto, Trentino Alto-Adige

– Sophie Varotto – Le Cattedrali Luxury Relais *****L – Asti, Piemonte

Emergente Chef, Emergente Pizza ed Emergente Pastry sono format ideati da Witaly, Luigi Cremona e Lorenza Vitali che da sempre mettono in luce le capacità e le potenzialità di giovani talenti. La gara si svolgerà a Carate Brianza nella sede di IN-PRESA, una Cooperativa Sociale che prevede la formazione attraverso vari laboratori artigianali, tra i quali la pasticceria, e l’aggregazione favorire la socializzazione in percorsi di crescita personale, incentivare la cultura della condivisone, rendere i giovani protagonisti del territorio e delle comunità.

Donne e agricoltura: spazio di lavoro e inclusione – 14 ottobre, Monastero di Astino, Bergamo.

Questo convegno, assai snello, senza fronzoli e scevro di inutili protagonismi, vede la trattazione di un tema di cui tanto si parla ma non altrettanto si fa: le donne e il lavoro, in particolare in agricoltura. Non sono femminista ad ogni costo e con uguale convinzione sono per la parità dei ruoli certo, ma solo con pari competenze. OIKOS, la cooperativa che lo organizza grazie all’esperienza di Frida Tironi, responsabile del settore vino, studia la questione dall’interno. La cooperativa OIKOS si occupa infatti anche di inserimenti lavorativi, spesso per persone disagiate. Non sciorino qui i numerosi ma essenziali interventi, li leggete più sotto. Sottolineo però l’opportunità di partecipare alle Masterclass che seguono il convegno per degustare e conoscere ottimi vini. Facendo ciò avrete modo di contribuire fattivamente alla creazione di Borsa Lavoro, un progetto che mette a disposizione borse di studio/lavoro per incentivare l’occupazione femminile nel verde e nell’agricoltura, in particolare per donne fragili o vittime di violenza. Cose concrete quindi, no voli pindarici del vedremo, faremo.
I vini sono di aziende guidate da donne, selezionati in questo caso dalla Associazione Nazionale delle Donne del Vino: tra charmat e metodo classico, tra birre e vino a confronto diretto e i grandi rossi lombardi ci sarà da divertirsi.
Fossi in voi non le perderei.

50Sfumature di Pinot Noir, a Voghera il 5 e 6 ottobre la quinta edizione della manifestazione

Ridendo e scherzando, si fa per dire, 50SPN è arrivata alla V edizione. Una grande degustazione pubblica, cittadina e corale. Qualche numero: 93 etichette in degustazione, 53 dell’Oltrepo Pavese, 28 italiane e 12 estere, 46 le case vinicole. Le realtà coinvolte sono 148 tra produttori e luoghi di assaggio.

In conferenza stampa a Palazzo Lombardia gli assessori regionali Mazzali e Beduschi hanno sottolineato quanto espresso dai politici locali, a cominciare dal sindaco di Voghera, Garlaschelli, e dall’assessore comunale al commercio Malvicini: la necessità di una crescita del territorio dal punto di vista turistico, grazie ad una spinta enogastronomica che arricchisce la bellezza naturale dei luoghi.

Voghera si trova al centro di un contesto naturale che non ha niente da invidiare ad altre zone d’Italia: qui le colline si inseguono, le rocche e i castelli si sfidano in una terra di feudi e battaglie, tra distese di vigneti. Persino la forma del territorio ci ricorda un grappolo. Non manca davvero nulla per far esplodere quel ‘turismo lento’ di cui tutti si riempiono la bocca ma che pochi davvero, e coraggiosamente, mettono in atto da decenni; uno su tutti il Movimento Turismo del Vino di Lombardia, con Carlo Pietrasanta presidente, organizzatore dell’evento con altri testardi professionisti.

Ad ogni edizione 50SPN cresce non solo nel coinvolgimento degli operatori, siano essi produttori o commercianti. Si alza soprattutto il livello dell’offerta al pubblico: alla già collaudata applicazione DEGUSTAPP per muoversi all’interno della manifestazione, ora con LandingOltrepo si può acquistare un pacchetto turistico per il fine settimana. Vinhood, agenzia del gusto che analizza i perché e i come le persone scelgono i prodotti cibo e vino, propone il Tasting Path: una sorta di percorso personalizzato per guidare il visitatore attraverso le etichette proposte. L’emozione più grande ed unica si vivrà però sabato 5 con Pinot Noir in Scena ospitato nel bellissimo Teatro Valentino Garavani (nato a Voghera) dove, a partire dal pomeriggio, si parlerà di Pinot Noir con tre produttori, si apprezzerà un aperitivo nel foyer prima di godere di un concerto lirico con artisti di chiara fama ad interpretare le più celebri arie dedicate al vino.

Trovate tutte le informazioni e i dettagli qui: www.50sfumaturedipinotnoir.it

Hotel Lac Salin a Livigno: la Stua da Legn per la proposta vegana e vegetariana

La reception

Il cammino imprenditoriale della famiglia Giacomelli, iniziato nel 1962 con il primo hotel – il Concordia, è un insieme di singole realtà il cui filo conduttore è equamente diviso tra il bello esteriore, quindi la moda con Lungolivigno Fashion, e il benessere interiore con l’attenzione all’ospite negli hotel del gruppo. Uno, in particolare: il Lac Salin Spa & Mountain Resort. Un po’ di storia: questa struttura viene acquisita dalla famiglia circa trenta anni fa, passa rapidamente di classificazione da tre a quattro stelle e nel 2020 è integralmente riprogettato seguendo un disegno ben preciso, quello del benessere, dell’equilibrio ambientale e del facilitare il rapporto tra ospite, natura, struttura e ristorazione. Prima di descrivervi le proposte culinarie, due parole sull’hotel e i suoi servizi: il personale che vi accoglie è sorridente e cordiale, Rebecca l’Hotel Manager è gentilissima, le camere sono accoglienti, i materiali utilizzati sono stati studiati con cura e l’equilibrio visivo e tattile che ne deriva è estremamente armonioso. La Spa, di 1200mq, oltre a tutto ciò che si può desiderare, ha una meravigliosa ‘farmacia delle erbe’ locali, dove Valentina, la Spa Manager, attinge di volta in volta per le preparazioni da utilizzare nei trattamenti, composte al momento e secondo le necessità dell’ospite.

L’idea di benessere non si arresta alla cura del corpo ma continua con la nuova proposta di uno dei ristoranti dell’hotel: il raccolto, e dedicato alla carta vegetariana e vegana, Stua da Legn. Lo dico da onnivora convinta, che ama tutti i tipi di carne e pesci possibili, senza tralasciare nemmeno i formaggi: mi è piaciuto molto. Comincio col dire che era la serata dell’inaugurazione, con una cena a quattro mani tra Andrea Fugnanesi, giovane cuoco non ancora trentenne che guida la ristorazione di Lac Salin, e Gianni Tarabini de La Preséf, bistellato assai conosciuto.

Andrea mi dicono sia vulcanico nelle sperimentazioni e nelle proposte e, partendo dalle erbe spontanee che colorano e profumano la piana di Livigno in questa stagione, ha costruito una serie di piatti che in parte riprendono quelli tipici del luogo e altri che ne ripercorrono solo alcuni aspetti. Nascono quindi gli Sciatt col fiore di trifoglio, quello rosa però, che addirittura abbiamo raccolto nei prati insieme alla Menia e all’Ersilia, le custodi dei segreti delle erbe e dei rimedi. Nasce il Borsat della Stua da Legn, non più di carne di pecora cotta insieme al suo grasso in una sacca di pelle dello stesso animale, ma rapa rossa abbracciata da erbe  e con un cuore tenero. Da non mancare: la lattuga alla brace con zucca e la proposta Origini e Ricordi, un omaggio alle origini campane del giovane chef, una pasta mista (mescafrancesca appunto) con crema di patate e bitto. Di Gianni Tarabini il mio preferito è stato il risotto con le castagne affumicate, magnifico.

Il mio suggerimento: tutti ci meritiamo un fine settimana qui, tra natura, spa e buona tavola ma, leggendo il bellissimo Leina da Saor, apprezzerete ancora di più ogni singolo minuto. Suggerimento numero due: la borsa che trovate in camera per la Spa è bella da portare ovunque. Chiedete tutto alla reception.

Livigno si propone non più come meta solo sportiva per l’inverno o l’estate, lontanissimi ormai i tempi in cui si veniva fin qui per i cosiddetti articoli extradoganali. La cittadina va sempre più offrendosi come località dove stare bene tutto l’anno, oltre l’accoglienza e la pratica sportiva (qui potete davvero fare di tutto dall’equitazione alla canoa, passando per il trekking, la bicicletta, il parapendio e lo yoga). Anche un pigro assoluto qui può trovare una attività che lo stuzzichi e lo inviti a muoversi, non fosse altro che per godersi due ore in SPA dopo la fatica.

Info: https://www.lungolivigno.com

Hotel: https://www.lacsalin.com/it

Livigno: https://www.livigno.eu

Il futuro della sala è già qui: i vincitori dell’edizione 2024 di EmergenteSala2024

Era la mia prima volta a EmergenteSala. Dopo aver partecipato a EmergenteChef e EmergentePizza, ho avuto la possibilità di vivere, grazie a Witaly Editore – vale a dire i formidabili Lorenza Vitali e Luigi Cremona, la finale della sfida in sala. Della Sala che ha ceduto il passo alla cucina, non importa se stellata e quanto oppure priva di astri cartacei, si è detto tanto, tantissimo. Vitali e Cremona hanno il merito di aver concepito e organizzato, anno dopo anno, una manifestazione che, prima ancora di essere tale, è vera prova per i protagonisti. Una macchina perfetta che non ha lasciato spazio nemmeno agli odierni temporali improvvisi. Nessuna spettacolarizzazione da programma tv ma per i concorrenti solo l’uso delle proprie risorse professionali in un contesto non consueto, che non è poca cosa. Emergente perché l’età limite è 30 anni, Sala perché ancora l’Italia soffre a causa di questa componente essenziale della ristorazione. Veniamo alla disfida: otto finalisti, quattro del nord e altrettanti del centro sud, una Cena di Gara al Derby Grill dell’Hotel de la Ville di Monza, dove ad ognuno dei contendenti è stato assegnato un tavolo per l’intero servizio. Al Teatrino della Villa Reale, splendido seppur non ancora completamente restaurato, la prova del giorno seguente: presentazione di sé e risposte veloci a secche domande. I Finalisti si sono qualificati nelle due Selezioni: la prima – il Nord – a novembre 2023 svoltasi al Merano WineFestival e la seconda – Centro-Sud – svoltasi a gennaio 2024 a Palazzo Valentini a Roma.

– Angela Magnolo del ristorante Bivium dell’Hotel Six Senses 5*L a Roma, Lazio.

– Carla Barone del ristorante Fattoria delle Torria Modica (Ragusa), Sicilia.

– Giorgio Manni del ristorante Pulejo* a Roma, Lazio.

– Italo Da Ponte del ristorante Origine a San Gemini, Umbria.

– Alessia Rivano del ristorante Hostaria Ducale a Genova.

– Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea* a Lomazzo, Lombardia.

– Andrea D’Alonzo del ristorante Il Fenicottero Rosa a Faenza, Emilia-Romagna.

– Gianluca Grossi del ristorante Glam** a Venezia, Veneto.

i vincitori Alessia e Alessandro

Gli invitati alla Cena e giurati della ‘prova orale’ sono stati scelti tra i professionisti del settore: giornalisti, sommelier, direttori di sala di altissimo livello e critici gastronomici, senza dimenticare i produttori partner, con domande tecniche sulla presentazione e l’approfondimento della conoscenza del prodotto, del servizio in genere e anche personali. Una platea, dunque, da far tremare i polsi. I ragazzi, bisogna riconoscerlo, sono stati tutti molto bravi; soprattutto per la voglia di mettersi in gioco anche con il giusto pizzico di vivace intraprendenza. Due i vincitori: Alessia Rivano del ristorante Hostaria Ducale di Genova e Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea di Lomazzo. Temperamenti diversissimi tra loro ma accomunati da una vittoria ex aequo non prevedibile. Puntuale, moderata, accogliente e con alle spalle anni di estero lei, sempre rivolta all’attento e gentile incontro con l’ospite; molto sicuro di sé, a tratti forse non troppo misurato lui, preparato, competente e molto centrato sul locale dove opera. Due modi di concepire il servizio in sala cui si aggiungono quelli degli altri sei concorrenti; chi l’ha declinato in un approccio più familiare, chi ha puntato più sulla simpatia e chi ancora è consapevole di avere ancora una lunghissima stata da percorrere ma è determinato a farlo.

Un aspetto che si è intuito da certe presentazioni ma che, a mio personale giudizio essendo l’Italia un paese a forte richiamo turistico non è stato messo troppo in rilievo, è la capacità di esprimersi correntemente in più lingue straniere. Il francese dei maîtres di sessant’anni fa forse non è più così utile seppur ancora basilare in alcune preparazioni di sala, tuttavia almeno due altre lingue oltre la propria sarebbero d’obbligo, senza se e senza ma. Aggiungo anche una ulteriore considerazione, suggerita da un’altra ‘giurata’ e subito da me condivisa: utile potrebbe essere un confronto tra giurati prima dell’espressione finale del voto, perché ognuno di essi fornisce una personale lettura dei ragazzi nella prova orale che potrebbe aprire ad altre sfumature. Chiudo sottolineando la piacevolezza di aver incontrato di persona visi conosciuti solo attraverso i social, ma sono state strette di mano che confermano le affinità. Alla prossima.

Qui di seguito trovate tutti i dettagli della manifestazione:

MAIN PARTNER: BrianzAcque.

PARTNER: AlfaCarni, Agraria del Garda, Agugiaro & Figna Molini, Ambrogio Sanelli, Avignonesi, , Castello Monte Vibiano, Cascina Gallina, Famiglia Cotarella, Forno Del Mastro, Filicori&Zecchini, Frantoio Sant’Agata D’Oneglia, La Fiorida, La Collina dei Ciliegi, Pedemontis, Tartuflanghe, The King Fish Company, Tenuta San Leonardo, Tenute Pagano, Villani Salumi.

EMERGENTESALA è l’unico evento realizzato in Italia focalizzato sull’accoglienza e servizio di Sala, il settore della ristorazione che forse sta più soffrendo per la scarsità di vocazione e poca qualità dell’offerta.

WITALY Editore di Lorenza Vitali e Luigi Cremona è proprietaria del brand EMERGENTE e realizza da tempo i contest EmergenteChef, EmergentePizza, EmergentePastry e più in generale da un ventennio mette in valore il mondo del lavoro dei giovani.

CONSORZIO VILLA REALE E PARCO DI MONZA: Costituito il 20 luglio 2009 per valorizzare il Complesso monumentale Villa Reale e Parco di Monza. Ha tra le sue finalità: garantire la conservazione, il recupero e la valorizzazione del complesso monumentale ed ambientale della Villa Reale di Monza, del Parco Reale e relative pertinenze; concorrere allo sviluppo della ricerca scientifica e delle competenze imprenditoriali, universitarie, professionali e di comprovato valore tecnico scientifico; promuovere ed ospitare attività culturali in partenariato con enti pubblici e privati operanti in Italia e all’estero.

HOTEL DE LA VILLE: Gestito dalla famiglia Nardi dalla fine degli anni ’50 (4 generazioni di albergatori), l’Hotel de la Ville è l’albergo più esclusivo della Brianza, situato proprio di fronte alla Villa Reale di Monza e affiliato alla prestigiosa catena Small Luxury Hotels of the World. In un ambiente ricercato, fra arredi del ’700 e insolite collezioni d’antiquariato, Luigi, Tany e Francesco Nardi fanno dell’ospitalità una vera e propria forma d’arte: le 70 camere, suddivise tra l’edificio storico, la palazzina di fine Ottocento e la dépendance in stile Liberty, sono arredate con estrema raffinatezza e curate nei minimi dettagli. Da sempre considerato la “casa” dei piloti di Formula 1 durante il Gran Premio d’Italia, accoglie al suo interno il rinomato ristorante fine-dining Derby Grill, guidato dal talentuoso chef Fabio Silva.

www.hoteldelaville.comwww.derbygrill.it

A Monza la Finale di EmergenteSala 2024

Domenica 19 con la Cena di Gara presso l’Hotel de la Ville e Lunedì 20 Maggio all’interno della Villa Reale, le due giornate di prove che decreteranno il miglior giovane professionista di sala in Italia. EmergenteSala è l’unico evento realizzato in Italia focalizzato sull’accoglienza e servizio di Sala, il settore della ristorazione che forse sta più soffrendo per la scarsità e poca qualità dell’offerta. WITALY Editore di Lorenza Vitali e Luigi Cremona è proprietaria del brand EMERGENTE e realizza anche i contest EmergenteChef, EmergentePizza, EmergentePastry e più in generale da un ventennio mette in valore il mondo del lavoro dei giovani.

Dopo aver superato le selezioni di Nord e Centro Sud, arrivano in finale Alessia Rivano del ristorante Hosteria Ducale a Genova, Liguria – Alessandro Scarsi del ristorante Trattoria Contemporanea* a Lomazzo, Lombardia – Andrea D’Alonzo del ristorante Il Fenicottero Rosa a Faenza, Emilia-Romagna –Gianluca Grossi del ristorante Glam** a Venezia, Veneto – Angela Magnolo del ristorante Bivium presso Hotel Six Senses 5*L a Roma, Lazio – Carla Barone del ristorante Fattoria delle Torri a Modica, Sicilia – Giorgio Manni del ristorante Pulejo* a Roma, Lazio e Italo Da Ponte del ristorante Origine a San Gemini, Umbria.

La sala purtroppo è sempre in rincorsa rispetto alla grande preponderanza della cucina, anche se un convivio può dirsi perfetto solamente quando le due componenti sono di pari livello. Spesso ricordiamo più volentieri un locale nel quale siamo stati accolti con professionalità e gentilezza, nonostante la cucina proposta non fosse straordinaria, rispetto ad una grande esperienza a tavola ma priva di cortesia, competenza e mestiere. Ben vengano quindi queste sfide che fanno crescere i futuri protagonisti di sala, indipendentemente dal risultato finale.

Focaccia di Recco: a fine maggio un weekend tra assaggi, sfide e laboratori per bambini.

Affaticati da Cresime, Matrimoni, Comunioni e cerimonie varie? Desiderosi di relax, buon cibo e clima finalmente dolce? Stringete i denti ancora per qualche giorno, Recco e la sua meravigliosa Focaccia organizzano sabato 25 e domenica 26 maggio la Festa della Focaccia di Recco. Un vera e propria festa durante la quale gli storici panificatori Moltedo e Tossini distribuiscono gratuitamente decine di migliaia di porzioni, nei vari punti della città. Sabato 25 ‘I Piccoli Focacciai’, un centinaio di alunni delle scuole elementari, prepareranno la loro prima focaccia col formaggio; del resto c’è chi riceve il battesimo del cavallo o del volo, qui si fa quello della focaccia. Domenica 26, invece, dalla mattina alle 10 fino alle 11,30 assaggi di focaccia con e senza cipolle mentre al pomeriggio dalle 14,30 alle 17,30 ci si potrà scatenare con gli assaggi della Focaccia di Recco col formaggio IGP. Sempre di domenica, per i più ardimentosi, sono previste due sfide: la prima, alle ore 12, consiste nel mangiare più rapidamente possibile 300gr di focaccia normale e focaccia con le cipolle.

La seconda, per i focaccia lovers livello Pro volutamente a coppie (da comporre liberamente), prevede il trangugiamento di una intera teglia di Focaccia di Recco col formaggio IGP dove, quando il primo della coppia non ce la fa più, cede la teglia al secondo. Le iscrizioni sono sempre centinaia ma vengono estratte solo 10 coppie, supportate da uno sfrenato tifo da stadio.

Per tutte le informazioni vi rimando al sito www.focacciadirecco.it

Tremate, tremate…le Casalinghe son tornate

Quante volte, tutti, abbiamo pronunciato la fatidica frase ‘ci arriva anche la casalinga di Voghera’? Siate sinceri e ammettete di averlo detto almeno una volta nella vita. Le Casalinghe di Voghera son tornate davvero, sono diventate 2.0 (son certa che presto andranno oltre questa riduttiva numerazione) e sono ufficialmente rinate come Associazione il 23 ottobre 2023. Archiviati prontamente tutti gli stereotipi legati alla nomea ma mantenendone intelligentemente il nome, le casalinghe sono rinate: meno casalinghe e più donne professionalmente attive in tutti i campi, riunite e tesserate in questo bel gruppo che non trascura, anzi, il lato conviviale. L’obiettivo della Casalinga2.0 è quello di contribuire a far “brillare” la sua città. Come? Creando opportunità di aggregazione con proposte didattiche e culturali per trattenere e attirare in città ma anche per divulgare Voghera laddove la Casalinga sarà invitata o farà visita “brandizzando” locali, prodotti e servizi che la Casalinga frequenterà o utilizzerà. Un pensiero anche a futuri “gemellaggi” italiani ed esteri, magari proprio ripartendo dalle città gemelle di Voghera: tanti piccole iniziative che comunque permettono alla microeconomia di girare.  Gli aperitivi, ricorrenti e programmati nei locali della città di Voghera, sono il momento di aggregazione delle associate ma non solo; alla base c’è il desiderio di far conoscere la città, i suoi luoghi e le sue peculiarità, provocando un risveglio culturale, didattico e perché no anche enogastronomico. Non dimentichiamo che Voghera è 50 Sfumature di Pinot Noir, è patria del salame e soprattutto del Peperone che, non a caso, è appoggiato sui tavolini dell’aperitivo delle Casalinghe, come segno distintivo. Voghera è una città godibilissima, vale sicuramente la visita ma vale soprattutto l’aperitivo delle casalinghe 2.0, da non perdere la prossima data: giovedì 30 maggio dalle 18,30 presso il Bar Bandirola, di via Garibaldi, un piccolo tempio della musica: c’è un piano e sarà utilizzato da Natalya una Casalinga 2.0, pianista e insegnante di musica.

Lucilla Ortani, neo presidente, vi invita non solo ad incontrare le Associate per un aperitivo ma soprattutto ad essere partecipanti attivi e iscritti. Per iscriversi è sufficiente inviare una mail a info@lacasalingadivoghera2punto0.it oppure si può passare in sede, presso il Coworking70 di via Emilia, 70, si compila la domanda di iscrizione che una volta avvallata da almeno tre associate diventa effettiva. La quota associativa è sempre di €. 25 annue, analoga a quella dell’Associazione storica che ha cessato di esistere.  Vi e ci aspettano.

Guida Touring Alberghi e Ristorati d’Italia 2024

Sono passati decenni ma in quanti ci ricordiamo le Guide Rosse Touring? Fin dalla iniziale ideazione questa opera, seppur divisa inizialmente per gruppi di regioni, ha accompagnato i viaggiatori nella scoperta del nostro paese, risposta tutta italiana alle pubblicazioni straniere. Sono passati decenni, le guide di ogni tipo – dalla ristorazione al viaggio a costi contenuti – si sono moltiplicate frammentandosi in settori ed interessi ben definiti. La Guida Touring ha sempre mantenuto fede alla sua principale peculiarità: parlare dei nostri territori, di cosa vedere e gustare: dai luoghi, alle strutture, alla ristorazione. Di ristoranti e di cuochi stellati sono tante le pubblicazioni che ne parlano; questa, da più di trenta edizioni, racconta di posti dove stare bene, della accoglienza, dei prodotti e della loro trasformazione in una sosta di gusto. Gli itinerari presentati in questa edizione sono 58 lungo i quali si trovano suggerimenti di botteghe enogastronomiche, pizzerie, ristoranti, cantine, enoteche, caseifici, forni, pasticcerie ed aziende agricole. Trovano posto anche i paesi segnalati con Bandiera Arancione così come le tante strutture selezionate nelle piccole eccellenze dell’entroterra, certificati dal Touring Club Italiano.

Gli instancabili curatori, Teresa e Luigi Cremona, hanno posto una attenzione particolare verso i giovani, attraverso il premio Top di Domani: quattro i giovanissimi cuochi che si sono distinti per talento, curiosità, spiccata personalità e sensibilità nell’esercitare la propria professione. Guido Paternollo executive chef del Pellico 3 presso il Park Hyatt di Milano, Irina Stratan sous chef de La Paterna a Giavera del Montello, Giulio Gigli chef e fondatore di UNE a Foligno, Dario Pandolfo che di Cala di Luna a Cefalù: quattro ispirazioni di cucina diverse ma tutte molto interessaouringnti.

Ultimo dettaglio, nella guida è presente anche una sezione Electric friendly per che si muove in elettrico. La guida ha 800 pagine e un costo di € 22,00.