Risotto Verde

Avevo voglia di risotto, avevo il brodo, cipolla, coste appena scottate e della ricotta. Questo è quello che è uscito.

Cosa serve:

  • Burro
  • Riso
  • Coste
  • Cipolla
  • Ricotta
  • Sale
  • Parmigiamo
  • Gin non troppo aromatico

Come si fa:

Ho frullato le coste con due fette di cipolla (cruda) e ho fatto saltare e asciugare il tutto con del burro. Nel frattempo ho avviato il risotto solo con burro e senza cipolla, sfumandolo con un bicchierino di Gin. A cottura quasi ultimata ho aggiunto le coste frullate, regolando di sale e amalgamando bene. Poco dopo ho aggiunto un cucchiaino di parmigiano e tre cucchiai di ricotta. Tutto qui, facile, leggero e gustoso.

Risotto rosso, bianco e…

Vi è mai capitato di voler preparare un sugo semplice, sano, di quelli  cui non aggiungete nulla, tutta salute e niente rimorsi? Ecco, una volta a me sì.  Quindi qualche giorno fa ho preso una bottiglia di passata di pomodoro, un piccolo coccio con due cucchiai di olio e mi sono messa all’opera. Un po’ di cottura lenta, lascio concentrare e…  poi non ho mai preparato la pasta salutare, poca e integrale che avevo in mente. Colpa della gola che mi ha spostato verso un bel bollito misto:  capello del prete, biancostato, un pezzo di lista,  mezza gallina, una lingua di vitello, e comincio.  Così stamattina, vedendo quel concentrato di pomodoro e il brodo mi viene voglia di un risotto.  Eccolo qui:

COSA SERVE

  • Riso (due/tre pugni a persona più uno per la pentola (notoriamente golosa)
  • due tre veli di cipolla
  • burro quanto vi piace, un zic di olio
  • un buon bicchiere di vino bianco o rosato
  • brodo vegetale o di carne
  • concentrato di pomodoro fatto in casa
  • una burratina fresca fresca

COME SI FA

Togliete la burratina dal frigo e dimenticatevene. Andate a farvi un giro o a sistemare le cose in casa. All’ora di pranzo avviate il risotto come sapete già fare, tostandolo per qualche minuto e facendogli gustare il vino. Procedete con la cottura, aggiungendo il brodo caldo un poco per volta. A metà cottura circa aggiungete il  concentrato di pomodoro fino raggiungere il vostro grado di rosso preferito. Una volta terminata la cottura, spegnete, regolate di sale. Al momento di servire  porzionate il risotto e adagiateci  due cucchiaiate  di burrata senza mescolare.

Lingua di vitello in salsa di sedano e senape (ricetta 2)

Cosa serve:

  • 1 lingua di vitello
  • 3/4 coste di sedano bianco
  • mezza cipolla
  •  del bel grasso di prosciutto crudo
  • una noce di burro
  • brodo vegetale
  • senape forte q.b.

Come si fa:

Intanto che sbollentate la lingua per pelarla, tritate finemente il sedano, la mezza cipolla e il grasso del prosciutto facendo un soffritto nella noce di burro. Rosolate la lingua pulita e bagnate col brodo vegetale. A cottura ultimata (circa due ore) togliete la lingua,  frullate il sugo e aggiungete della senape secondo il vostro gusto, amalgamando bene la salsa ottenuta. Affettate la lingua e mettetela nella salsa  per insaporirla bene prima di servirla.

Un contorno di semplici patate bollite va benissimo, così come un bianco sostenuto e di corpo, ad accompagnare.


Lingua di vitello in salsa di sedano

La lingua, non salmistrata ma bollita o cucinata in altro modo, è uno dei piatti della cucina di famiglia che porto con me dal tempo dell’infanzia; il rito di portarla in tavola e tagliarla, la delicata morbidezza, chi preferiva la punta e chi invece la parte più grassa.

Cosa serve:

  • Una lingua di vitello
  • quattro coste di sedano bianco
  • prosciutto cotto o crudo (come preferite), in una fetta sola di circa 2/3 etti
  • uno scalogno
  • burro
  • del brodo di carne
  • sale e pepe qb

Come si fa:

Mondate se necessario la lingua e fatela cuocere in acqua per almeno mezz’ora, in questo modo potrete spellarla senza difficoltà. Intanto pulite dai filamenti quattro coste di sedano bianco, ridicendole a pezzetti; tagliate il prosciutto allo stesso modo e lo scalogno.  Tritate tutto insieme.

Una volta pulita la lingua, in una pentola dai bordi alti e a misura della lingua, fate soffriggere il trito nel burro. Rosolate la lingua, versate il brodo e lasciate cuocere a fuoco lento.

Quando la lingua è cotta e morbida, toglietela dalla pentola e lasciatela raffreddare, poi tagliatela a fette (o dadi, se preferite). Con il minipimer frullate il sugo di cottura fino ad ottenere una salsa densa e cremosa (se è troppo liquida correggete con un filo di farina).  Rimettete la lingua nella salsa e scaldate di nuovo fino al momento di servire.

Una alternativa può essere quella di aggiungere un paio di patate in cottura e frullarle insieme al resto.

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Cipolle bianche con uvetta

Quando ti tocca stare a casa per un po’, tra lavoro e altre necessità, le uniche distrazioni  sono leggere e cucinare. Quando unisco le due attività si moltiplicano i prodotti; in questo caso cipolle (ma vi parlerò anche di porri, siate fiduciosi 🙂 )

Cosa serve:

  • 1 chilo di cipolle bianche
  • 1/2 litro di aceto di mele
  • 1/2 litro di vino bianco
  • 100 grammi di zucchero
  • 50 grammi di uva passa
  • 30 grammi di sale grosso
  • 2 peperoncini secchi piccanti
  • olio di oliva extravergine carico con moderazione

Come si fa:

Mettete l’uvetta a bagno nel vino bianco per 30 minuti circa e intanto affettate con una mandolina le cipolle. In una padella  capiente mettete a bollire l’aceto, il vino bianco senza uvetta, lo zucchero  e il sale; tuffate le cipolle e lasciatele cuocere un minuto. Sgocciolatele e lasciate  asciugare bene bene su un canovaccio. Una volta asciutte  mescolate le cipolle con l’uvetta in una terrina,  suddividetele  in vasetti con il peperoncino e coprite con l’olio senza lasciare spazi.

Chiudete ermeticamente e conservate al fresco, aspettando almeno un mese  prima di consumarle.

Durelli, fegatini e cuori di pollo in rosso.

Ero partita con l’idea di preparare la minestra con le regaglie di pollo, una ricetta  bresciana che ho ritrovato anche tra i pirimi piatti della Vallecamonica e che cucinerò presto. Poi mi sono fatta prendere la mano e mi è venuta voglia di gustare il tutto in altro modo, con un po’ di pomodoro per fare il sughetto.

Cosa serve:

  • fegatini, cuori e durelli di pollo
  • sedano, carota e cipolla per il soffritto
  • burro e un cucchiaio di olio
  • un bicchiere di vino bianco buono e secco
  • un bicchiere di passata di pomodoro
  • un mestolino di acqua se serve
  • sale

Come si fa:

Pulite e mondate i duelli, i fegatini e se necessario i cuori, tagliateli a pezzetti. Preparate un soffrito con sedano, carote e cipolla: quando è bello dorato buttate per primi i durelli che richiedono una cottura leggermente più lunga. Aggiungete il resto delle regaglie, mescolate per amalagamare bene.  Quando i fegatini hanno cambiato colore versate a fuoco allegro il vino bianco e lasciate evaporare in parte.

Aggiungete la passata di pomodoro e un mestolino d’acqua calda se troppo asciutto, regolate di sale e abbassate la fiamma fino a cottura terminata.

Io l’ho servito sulle fette del pane che avevo cotto il giorno prima; potete abbinarlo anche al riso, anche basmati,  oppure a fette di polenta bianca, se vi piace.

Tempo di preparazione, esclusa la polenta: 30 minuti

 

 

 

Come salvarsi dal pane secco

GNOCCHI DI PANE 

Cosa serve:

  • Pane secco avanzato, se di diversi tipi meglio
  • Farina 00
  • Farina di mais integrale (se vi piace)
  • Uno/due uova intere
  • Latte
  • Sale
  • Formaggio parmigiano o grana padano
  • Burro, salvia e pancetta per il condimento

Come si fa:

Spezzettate il pane  secco e mettetelo in una ciotola col latte per ammorbidirlo. Schiacciatelo bene con la forchetta, aggiungete il sale, la farina, un po’ di formaggio e l’uovo. Fate scaldare l’acqua per la cottura. Mescolate per amalgamare tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto non duro ma consistente. Quando l’acqua bolle vivacemente con il cucchiaio prendete un po’ di impasto e immergetelo nella pentola,  la forma sarà molto grossolana. Fate imbiondire il burro con la salvia e la pancetta. Quando gli gnocchi verranno a galla scolateli con la ramaiola, raccoglieteli in una terrina cospargendoli di formaggio, versate il burro e servite.

Potete avere infinite varianti: aggiungere salumi nell’impasto, usare farine di tipo diverso, aggiungere erbe aromatiche e via così..

Guance di vitellone in salsa di prosciutto e noci (e volendo patate)

Siamo sempre alle prese con le ricette consolatorie, quelle che in inverno dici     torno a casa e mi gusto un piatto dal sapore di casa e di amore.

Cosa serve:

2 guance di vitellone ben mondate, 3 etti di prosciutto crudo, 80 gr di noci sgusciate, burro q.b. latte un  litro circa, patate, un po’ di farina bianca.

Come lo faccio:

Pulisco le guance di vitellone e con uno spago cerco di dare loro una forma regolare,  le infarino. Trito il prosciutto crudo, le noci e tengo da parte. Scaldo il latte. Prendo una pentola dai bordi alti, metto il burro e lo faccio soffriggere e rosolo la carne. Poi butto il prosciutto, il latte bollente e regolo di sale. Lascio cuocere coperto almeno un’ora e poi aggiungo le noci proseguendo la cottura. Quando la guance sono pronte le tolgo, le lascio raffreddare per tagliarle a fette. Col frullatore a immersione faccio amalgamare la salsa, se è troppo liquida aggiungo le patate a pezzi. Rimetto le fette di guancia nella pentola, finisco di cuocere oppure scaldo, servo.

guancia di vitellone

Polpette Affogate

Ho sempre pensato alle polpette come a un cibo consolatorio, definizione che preferisco di gran lunga al comfort food. Queste sono facilissime e per le dosi è sufficiente tenere a mente la regola del due…

 

Cosa serve:

  • 2 etti di carne di manzo macinata
  • 2 etti di carne di vitello macinata
  • 2 etti di carne di maiale macinata
  • 2 etti di salsiccia
  • 2 etti di prosciutto crudo
  • 2 etti  di lingua
  • 2 etti di pancetta
  • 2 etti di formaggio: uno di parmigiano grattato e un secondo  di vostro gusto
  • due tazzine di ottimo pan grattato
  • 2 uova
  • prezzemolo e aromi, sale e pepe, paprica dolce
  • 2 bottiglie di passata di pomodoro
  • 2 cucchiai di olio extravergine

Come si fa:

In una pentola capiente e dai bordi alti  cuocere  mantendendo un lento bollore la passata con olio, aromi e paprica.  In un recipiente  raccogliere le carni, la salsiccia  e i salumi tritati mescolando tutto con le mani. Aggiungere  il formaggio, il prezzemolo, gli aromi e le due uova. Regolare di sale e pepe. per ultimo unire il pan grattato. Impastare con le mani, formare delle polpette rotonde e buttarle nel sugo bollente. Cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti. Migliori il giorno dopo, se avanzano.

Clicca sulla foto per gustarla meglio…

Pasta fatta in casa con sugo di pomodoro, salsiccia e formaggio

Avete preparato le caramelle di porri? Ottimo, allora spero che vi sia avanzata un po’ di salsiccia punta di coltello…

Cosa serve per il sugo: una o due salsiccie non speziate abbastanza dolci (le  punta di coltello, per esempio,  le trovate anche nella grande distribuzione) grossomodo una ogni 2 persone, formaggio non troppo stagionato, burro una noce, mezzo bicchiere di vino rosso, passata di pomodoro.

Cosa serve per la pasta: 1 uovo intero ogni 100 grammi di farina + 1, farina tipo 1 o quella che che preferite.

Come si fa il sugo: in un tegame (io preferisco il coccio) mettiamo la noce di burro, lasciamo spumeggiare e buttiamo le salsiccie sbriciolate a rosolare, bagnamo col mezzo bicchiere di vino e lasciamo evaporare quasi del tutto, aggiungiamo il formaggio tritato, mescoliamo e terminiamo con la passata di pomodoro. Portiamo a cottura regolando di sale e aromi se ci piacciono. Adesso dedichiamoci alla pasta.

Come si fa la pasta: prepariamo la pasta con la planetaria oppure a mano mescolando la farina e le uova,  impastiamo fino a rendere il composto liscio ed elastico, avvolgiamolo nella  pellicola alimentare e lasciamo riposare per  30 minuti, poi stendiamo la pasta poco per volta  col mattarello  o con la macchinetta fino allo spessore desiderato e tagliamola nella forma preferita infarinando spesso per evitare che si appiccichi.

Mettiamo a bollire l’acqua  in una pentola capace, saliamo e cuociamo la pasta facendo attenzione ai tempi di cottura, molto rapidi.

Condiamo  la pasta direttamente nel tegame e serviamo.