Cavatelli e pomodorini secchi

Fidatevi, i cavatelli sono facili da fare. Se li ho fatti io vi assicuro che può farli chiunque. Allora vediamo come e cosa serve. Gli ingredienti sono per due persone, una porzione di circa 50 grammi di pasta (sono stata abbondante nel sugo) per più persone è sufficiente moltiplicare. Ho usato solo la farina, volendo potete aggiungere una crema di asparagi, o rape rosse o curcuma. Se aggiungete una crema calcolate un po’ più di farina perché l’impasto non deve risultare morbido, ma lavorabile. Per il condimento ho semplicemente aperto il frigo e deciso cosa usare. Può essere un sugo di olive e acciughe, o con dei pomodorini saltati, quello che preferite o che avete in casa.

Cosa serve per i cavatelli: farina di semola di grano duro 100 gr, acqua 50 gr.

Cosa serve per il condimento: 10 pomodorini secchi sott’olio, mollica di pane casereccio, una fetta di capocollo (se vi piace), olio extravergine.

Come si fa: impastate la farina di semola con l’acqua fino ad ottenere un impasto non morbido ma lavorabile. Lasciatelo riposare per 15/20 minuti. Una volta finita la ‘pausa’ prelevate una piccola porzione e, facendola scorrere sul piano di lavoro (non infarinato) sotto le mani, formate un filoncino sottile e possibilmente di diametro costante. Tagliatelo a pezzetti di circa 1 cm. Con il tarocco (una spatola tagliapasta) premete sul pezzetto in senso diagonale in modo da ottenere un arricciatura. Non è complicato, più difficile a spiegarlo che a farlo. Continuate fino alla fine della pasta. Io li ho preparati alla sera e cucinati il giorno dopo ma li potete cuocere anche subito.

Mettete nel tritatutto i pomodorini con la mollica di pane, se leggermente secco è meglio, e il capocollo. Frullate e aggiungete olio.

Cuocete in abbondante acqua salata i vostri capolavori di cavatelli e, nel frattempo, in una padella fate scaldare il vostro condimento, aggiungendo olio se serve e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta per renderlo più cremoso. Regolate di aromi e sale come preferite. A cottura quasi ultimata scolate i vostri cavatelli (ho usato la schiumarola) e finite di cuocere. Sui tempi di cottura a non mi pronuncio perché preferisco la pasta al dente.

Non vi resta che servire, se vi va del pecorino e via a tavola.

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