Irresistibile.

La Focaccia di Recco è irresistibile: potete anche fare una classifica tra le focaccerie che fanno parte del ‘Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio’ IGP per stabilire quella che vi piace di più ma sempre irrefrenabile sarà il desiderio di mangiarne ancora. Se insieme alla focaccia si ha la fortuna di gustare prodotti DOP e IGP che arrivano da tutta Italia, è fatta. Questo, in sintesi, l’intento di “Fattore Comune”, un incontro di prelibatezze giunto, venerdì 17 novembre, alla sesta edizione: far dialogare tra loro produttori e istituzioni, portando sul tavolo le difficoltà di tutela, le problematiche di diffusione (quasi sempre queste produzioni sono piccole o piccolissime) e illustrando i percorsi fatti, creandone di nuovi tesi a promuovere, legando tra loro, queste eccellenze vere della gastronomia italiana. Ho assaggiato salumi, formaggi, vini provenienti da tutta Italia e tutti accomunanti dalla produzione manuale, come la burrata o lo zafferano. Molto spesso ci si dimentica che nella produzione alimentare, a maggior ragione nelle DOP e nelle IGP, la mano dell’uomo è fondamentale, frutto di sapere che si trasmette nel tempo, e non può e non deve essere sostituito da macchine. Costa di più? Bene, la qualità si paga ma ripaga, sempre. Questi i protagonisti, tutti rigorosamente assaggiati:

Dalla Puglia: Burrata di Andria I.G.P.

Dall’Abruzzo: Zafferano dell’Aquila D.O.P.

Dalle Marche: Casciotta d’Urbino D.O.P.

Dal Piemonte: Asti D.O.C.G.

Dall’Emilia Romagna: Salumi D.O.P. Piacentini

Dal Piemonte: Crudo di Cuneo D.O.P.

Dalla Liguria

Rossese di Dolceacqua D.O.C.

Focaccia di Recco col formaggio I.G.P.

ASSAGGIA LA LIGURIA: 

Basilico Genovese DOP, Olio DOP Riviera Ligure, Enoteca regionale della Liguria e, in anteprima, le OLIVE TAGGIASCHE LIGURI, per le quali si sta avvicinando il marchio IGP.

Il mio suggerimento: andare a Recco, mangiare la foccaccia col formaggio IGP, camminare sul lungo mare, visitare il suggestivo Santuario Nostra Signora del Suffragio ma soprattutto capire come mai Recco è così diversa da tutte le altre cittadine costiere. Per comprendere il moderno sviluppo urbanistico di Recco bisogna ripercorrere la storia recente: esattamente 80 fa, il 10 novembre, gli Alleati iniziarono a bombardare la città con l’intento di abbattere il ponte della ferrovia. I bombardamenti si conclusero solo il 28 giugno del ’44 dopo ben 27 incursioni. Una città quasi totalmente distrutta che ha visto cancellata, in sette mesi, una storia millenaria e che, rapidamente ricostruita, non ha perso la sua identità di cibo, di profumi, di colori, di mare e di carattere.

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